aldo ardetti scrittore di storie in versi
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Sono nato a Mesa di Pontinia, in provincia di Latina, nel 1949. Sono giornalista pubblicista dal gennaio del 1979. Mia madre, raccontava, andò a lavorare nei campi fino al giorno precedente il parto. Ho svolto diversi mestieri: lavorato in campagna, rappresentante, commesso, in fabbrica per 15 anni, documentarista, redattore di quotidiani e direttore responsabile di periodici, radio e televisione, editore, operatore turistico, impiegato. Ho insegnato ai giovani apprendisti lavoratori. Sono un appassionato di foto-cinematografia. Ho praticato corsa campestre e rugby a livello agonistico. Ho iniziato giovanissimo a scrivere versi. Presente nel 1967 ne "IL Lauro d'Argento", una iniziativa editoriale per far conoscere giovani poeti italiani. Nel 1971 pubblico "Colloquio poetico", raccolta di poesie giovanili con prefazione di Giacomo Lauri-Volpi. Il 13 agosto 1970 recensione su l'ABC di Madrid. Dal 1975 inizio a collaborare, coordinare e dirigere periodici (La Città e la Regione, La Città, ModArt) ed emittenti radiotelevisive. Ho promosso manifestazioni cultural-folkloristiche e ottenuto consensi e meriti in numerosi eventi letterari. Sono presente in numerose antologie e riviste di narrativa, poesia contemporanea (tra tutte Storie di Leconte Editore) e siti web tra i quali il portale della rivista culturale ‘Stilos’. Alcune poesie sono tradotte in inglese, spagnolo e russo. Nel dicembre 1994 ho pubblicato la raccolta "L'odore del tempo" e nel 1998 "Pensieri e storie in versi". Ho ricevuto un Premio speciale a "I RACCONTI DI SABAUDIA", Baldini Castoldi Dalai Editori. Sono stato inserito nell'Annuario di poesia 2006, Edizione Progetto Cultura 2003 presentato per "Spazio Poesia" alla Fiera Più libri più liberi - Palazzo dei Congressi di Roma-Eur. Presente nei Racconti nella Rete 2007. Per il collettivo Kai Zen, autore de La Strategia dell’Ariete (Ed. Mondadori), ho scritto un racconto per "I Sentieri di Seth" apocrifi e, con altri autori, Romanzo Totale 2008. Con Carlo Miccio e l’attrice e regista Tiziana Battisti, della compagnia teatrale Opera Prima di Latina, ho collaborato con idee e testi alla realizzazione di “Case gialle – Storia di un interno popolare”, una performance in ambiente che ha avuto diverse repliche. Sono stato impegnato con "Cronache da un pianeta abbandonato", romanzo a scrittura collettiva di Anonima Scrittori con Antonio Pennacchi, Premio Strega 2010 . Il primo capitolo è stato pubblicato sul numero 42 di Nuovi Argomenti, la rivista di letteratura edita da Mondadori, fondata da Alberto Moravia e Alberto Carocci nel 1953 e attualmente diretta da Dacia Maraini. Il romanzo è, poi, diventato "Storia di karel". Sono stato finalista nelle prime due edizioni - 2012 e 2013 - del premio 'Latina in versi'. Presenze cartacee con: Baldini Castoldi Dalai Editori, Storie di Leconte Editore, Il Foglio, Inchiostro - Il Riccio Editore, Toilet - 80144edizioni, Aletti, Il Filo, Giulio Perrone Edizioni, I fiori di campo, Nuovi Autori, Delos Books,... |
da LA TERRA PROSCIUGATA
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Se di una terra dovrò cantare canterò della terra ove son nato ove l’Uomo si die' gioia e vanto di tramutar boscaglie e acque e Natura operò, lungo la storia, sulla vita e morte della progenie. ....................................................
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A Pontinia
I
Colto il posto della morte alata
Dentro il cuore dell’Agro fondata,
Ti vollero essenziale e snella
Comunità industriosa e viva,
Per le radici un pensiero acuto,
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Gli affacciati tramonti
Incontro con i miei affacciati
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Via Marchiafava
Una via corta, stretta e semplice,
Fari furono uccisi sul viale,
I giardini delle Case Gialle,
Facevano l’amore i proletari
Altra gente abita la viuzza,
Le ringhiere piene di corolle,
Che malinconia per storie perse;
Poi furono amari gli abbandoni,
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Mesa (a Mesa di Pontinia – Migliara 51)
In quest’aria di moderni suoni e rumori,
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A Ninfa o del residuo Eden
Dalla pedemontana ammirare
ruscelli e cascatelle gorgogliare,
il rigogolo, l'usignolo, il cardellino,
mentre va l’acqua dei rii al bacino
Appresso le rovine senza forme,
della rovina di chiese e sepolcreti
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A Rio Martino
Gabbiani eleganti aleggiano
Nell’odore che aggredisce
Stazzi di filo spinato e lamiere
Sulla diroccata torre costiera
I fiori della duna nelle chiazze
Tra gli erbaggi radicati alla riva,
Sartiame e sugheri marciscono al sole
mentre il mare diventa muto e sordo
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Circeo
Si erge Circeo dall’adamantino
mirar di barche a issare reti
Sotto il monte è la mia casa
di umido salino nelle vie, Calura
Nella viva favilla, ostinata
ho sfiorato labbra di amarena
Al vento le parole regalava,
le perle saline a catinella |
(a mio padre)
Volasti quando ancora scalzo All'Astura
È ricordare quella salsedine Il sale del dolore
Ancora è nell'aria |