All'Astura

È ricordare quella salsedine
che sentivamo e odoravamo,
sulla nostra pelle respiravamo.
Quell'aria di latice di pineta,
quel mare di conchiglie calpestate
nella moria di alghe sulla riva,
l'inciampare in ciottoli romani
ormai antica creta consumata,
levigata da clessidra salina
che conosce lo scorrere del tempo,
la perenne voce di risacca.

Alcuni commenti:

Hai descritto uno dei miei luoghi preferiti, con parole magiche quanto quel luogo, fermo nel tempo, colmo di messaggi antichi...
othila